Descrizione
Per ridurre gli effetti dello scuotimento sismico atteso sul territorio nazionale, la legislazione italiana ha concentrato la sua opera sulla riclassificazione del territorio stesso, sulla base sia dell’intensità e della frequenza dei terremoti del passato, sia sull’applicazione di norme tecniche per le costruzioni nelle zone classificate sismiche. Tutto ciò con l’obiettivo primario della salvaguardia della vita umana.
Per quanto riguarda la storia della normativa sismica italiana, fino al 2003 l’intero territorio nazionale era classificato in tre categorie sismiche di base al diverso grado di severità, arrivando a classificare complessivamente 2.965 comuni italiani su di un totale di 8.102, corrispondenti al 45% della superficie del territorio italiano, nel quale risiede circa il 40% della popolazione.